La nostra mente non sempre procede in maniera lineare.
Nel senso che non sempre riusciamo a seguire in maniera fluida e scorrevole il flusso dei nostri pensieri.
A volte siamo sovrappensiero, altre volte ci immaginiamo cose che non esistono, altre ancora non riusciamo a ricordare cose accadute pochi istanti prima ma ci ricordiamo di fatti successi molti anni addietro.
E poi ci sono quei momenti in cui non capiamo come abbiamo fatto ad arrivare dove siamo.
Cerchiamo di ricostruire il percorso, ma mancano dei pezzi, dei tasselli fondamentali.
È come se, usando il motore di ricerca del nostro cervello, ci apparisse la scritta “error 404: page not found”.
La nostra mente, capiamo poi, ha avuto dei blackout, delle interruzioni di corrente.
Un secondo prima siamo a casa a fare colazione, e l’istante dopo siamo in ufficio.
E ci chiediamo: come sono arrivato qui?
Ed è la stessa sensazione che si prova a leggere la raccolta di storie intitolata “Blackout”, di Marcello Bondi.
Da sempre appassionato di fumetti, e con un egregio bagaglio di esperienze nel settore, Bondi crea una raccolta di storie in cui l’elemento del blackout, dell’interruzione improvvisa, del colpo di scena inaspettato costituiscono l’ossatura di ciascun racconto.
Se alla fine vi sentite un po’ disorientati, non temete.
Basterà ricostruire il percorso che vi ha condotti fin lì.
Sempre che ci riusciate.
Cosimo Pardi