Non dovete credere a niente.
Non dovete credere ai giornali, non dovete credere ai politici, non dovete credere a chi vi sta davanti.
Non dovete credere in niente.
Perché è tutto falso.
Tutto è costruito per un interesse specifico.
Tutto è fatto in modo tale che chi sta in alto possa rimanere in alto e al sicuro, e chi sta in basso non abbia la minima possibilità di un futuro migliore lontano dalle grinfie di uomini corrotti e malvagi.
Tutto deve restare così com’è.
E chi sgarra, deve pagare.
Almeno, è così in “Blood washing Vol. 2”.
Dove una ragazza, ex ballerina d lap dance e tossicodipendente, cerca di fregare una signora del crimine e fuggire in un’altra città per ricominciare.
Dove due ragazzini dal coltello facile e in cerca di emozioni forti, incrociano la propria strada con la suddetta ragazza e finiscono per rimanere invischiati in un turbine di violenza da cui si può uscire solo in due modi : sulle proprie gambe o per orizzontale.
E dove un tizio, un gangster non meglio identificato, passa il tempo che una lavatrice impiega a cancellare delle tracce di sangue raccontando ad un vecchio allupato e sboccato la storia di come i destini di queste anime inquiete si incrocino gli uni con gli altri.
Ciò che ne consegue, non può che essere disastroso.
Continua l’ondata di violenza sulle pagine di “Blood washing Vol. 2”, tra delinquentelli, donne di facili costumi e slavi dal grilletto facile.
Non dovete credere a niente.
Tranne a quello che vedete coi vostri occhi.
Cosimo Pardi