Siamo soliti dire “Il sonno della ragione genera mostri”.
Ovvero, nel momento in cui vengono meno le caratteristiche che contraddistinguono l’essere umano (cioè intelligenza, raziocinio e libero arbitrio) dalle nostre menti emergono dei veri e propri mostri, aspetti della nostra personalità che neppure noi sapevamo di avere.
Una sorta di effetto “Dr Jekyll e Mr. Hyde”.
Due facce della medesima persona che si alternano o, a volte, si sovrappongono.
E gli effetti possono essere disastrosi.
Perché finché le nostre personalità restano separate, allora il problema è facile da tenere sotto controllo.
Ma quando ciò che è sepolto comincia a contaminare anche la parte in superficie, allora arrivano i mostri.
Come quelli raccontati in “Delirium - Antologia horror a fumetti” della Electric Sheep Comics.
Che si tratti di una miniera che sembra scendere nelle viscere della terra, di una coppia di amici che finiscono per essere inghiottiti dall’orrore, di un bambino che deve cucirsi una pelle addosso per essere accettato dagli altri, di due amiche che della caccia ai mostri hanno fatto il loro passatempo preferito o di un uomo che sente delle voci provenire dagli insetti che gli infestano casa, il risultato è sempre e solo uno: il delirio.
Quella zona grigia in cui la ragione e l’incubo si incontrano e in cui non è più possibile distinguere la finzione dalla realtà.
E l’unica soluzione è immergersi sempre più in profondità nell’ignoto, alla ricerca di risposte.
Non è però detto che tali risposte siano confortanti.
Cosimo Pardi