Il cervello è un organo estremamente complesso.
Lasciate perdere frasi da film tipo “usiamo solo il 20% del nostro cervello” e cose simili, perché nessuno è ancora riuscito a stabilirlo.
Nessuno è riuscito a capire che percentuale del nostro cervello sia effettivamente attiva mentre viviamo la vita di tutti i giorni.
Ancora più sorprendente, però, è quello che riguarda l’attività cerebrale quando dormiamo.
Il nostro cervello funziona come un grande archivio.
Immagazziniamo costantemente informazioni di ogni tipo (visive, uditive ecc.), parte delle quali in maniera inconscia, ovvero senza rendercene conto.
Per questo ci capita di sognare persone che non conosciamo, di trovarci in luoghi che non esistono.
Perché il nostro cervello immagazzina e ri-assembla queste informazioni.
A volte, in particolari patologie, la realtà e il sogno si mescolano e non si riesce più a distinguere cosa è reale e cosa non lo è.
Ma quando ti svegli una mattina e ti trovi con un maiale che gironzola per casa e Gesù che ti prepara la colazione, puoi davvero dire di sapere qual è il limite che separa la realtà dal sogno?
Di certo Adam, il protagonista di “DSA Vol. 1”, non lo sa.
Anche se la sera prima, quando è andato a dormire, lo sapeva.
C’erano vari elementi a ricordargli cosa era la sua di realtà.
Un lavoro penoso e pagato male, una vita solitaria con serate spese a strafarsi davanti al televisore, e un passato che ricorda poco volentieri.
Poi due strani figuri bussano alla sua porta e gli offrono 2000 dollari al mese per poter studiare la sua attività cerebrale durante il sonno.
E Adam, ovviamente, accetta.
“DSA vol. 1” ci porta ad esplorare la mente umana e cosa si nasconde in essa, sperando che quello che viene a galla non comprometta troppo la nostra sanità mentale.
Cosimo Pardi