Dopamina. La Dopamina è un neurotrasmettitore prodotto in diverse aree del cervello che viene coinvolto negli stimoli che producono motivazione, ricompensa o piacere.
Serotonina. Anch'essa è un neurotrasmettitore ed influenza principalmente umore, sonno, appetito e sessualità.
Adrenalina. L'adrenalina è un ormone e, allo stesso tempo, un neurotrasmettitore che gestisce la reazione "combatti o fuggi". Vi chiederete il perché di queste brevi e semplificate definizioni. La risposta è semplice: oggi si parla di DSA.
DSA è una serie il cui titolo risulta essere l'acronimo di Dopamina-Serotonina-Adrenalina ed è letteralmente un viaggio psichedelico. Ci troveremo nei panni di Adam, un uomo sull'orlo della follia, coinvolto in una serie di eventi di cui neanche lui conosce il flusso, né riesce a gestirlo. Vi si trova in mezzo inaspettatamente e rimane in balia di essi, circondato da personaggi bizzarri, discorsi illogici, animali parlanti ed oggetti senzienti.
E così, tra indiani telepatici, alberi consiglieri, tossici invasivi, sosia di figure mistiche accompagnati da animali di fattoria e vecchi rabbini malinconici, vagheremo per i deliri della mente di Adam, in cerca di chi o cosa abbia scatenato tutto questo e per quale motivo lo abbia fatto. L'unica certezza del protagonista è il mal di testa che lo opprime dall'inizio della vicenda: sente il suo cranio espandersi e pulsare, come se dovesse aprirsi da un momento all'altro.
Ovviamente, in questa corsa forsennata, assisteremo ad atti altamente illogici e dalle conseguenze quasi sempre inaspettate. Sorge quindi spontanea una domanda: è il contesto in cui si trova Adam ad essere terribilmente sbagliato o è lui stesso un pazzo scriteriato? Solo il continuo della storia potrà svelare la risposta al nostro quesito!
"Ma io non voglio andare fra i matti, — osservò Alice. — Oh non ne puoi fare a meno, — disse il Gatto, — qui siamo tutti matti. Io sono matto, tu sei matta. — Come sai che io sia matta? — domandò Alice. — Tu sei matta, — disse il Gatto, — altrimenti non saresti venuta qui."
Marco Longa