Per chi li ha vissuti, gli anni ’70 sono stati anni folli.
Guerra del Vietnam, pantaloni a zampa di elefante, lo scandalo Watergate, i capelli afro, la disco music, il punk…. Ce n’è per tutti i gusti.
E il cinema? Che dire dei film degli anni ’70?
“Il Padrino”, “Arancia meccanica”, “Taxi driver”, “Apocalypse Now”, “Alien”, “Lo squalo”, “Frankenstein Junior”, “Guerre Stellari”, “Rocky”, “Tutti gli uomini del presidente”, solo per citarne alcuni.
Ma, su tutti, gli anni ’70 sono stati il periodo che ha visto crescere ed affermarsi i polizieschi.
Come “Serpico”, ad esempio.
Ma, su tutti, c’è l’ispettore Callaghan di Clint Eastwood.
Questo personaggio ha ridefinito il personaggio del poliziotto nel cinema: duro, diretto, dal grilletto facile.
Un duro per tempi duri.
E poi ci sono Durante e Walsh.
Uno è un italo americano col vizio del gioco, l’altro un irlandese con problemi di alcolismo.
Due personaggi stravaganti per tempi stravaganti.
Ambientata nel 1973 a New York, “Durante e Walsh Vol. 3” di Sergio Acampora è il racconto di un’indagine folle su di un maniaco che si diverte a fare clisteri di acqua calda a donne indifese.
E toccherà a questi due eccentrici difensori della legge assicurarlo alla giustizia.
Tra finti ciechi, preti vendicativi, rasta men razzisti e un capo della polizia che non sopporta il linguaggio scurrile, Durante e Walsh cercano di fare il proprio lavoro a discapito dei loro difetti e della follia dei tempi.
E se le cose non vanno per il verso giusto…
Beh, una soluzione ci sarebbe.
Cosimo Pardi