Ci è voluto un po' di tempo ma alla fine Kratos è tornato.
Forse un po' meno arrabbiato del solito.
Forse un po' più barbuto del solito.
Ma sempre e comunque caratterizzato dalla sua lucente crapa pelata che neanche Mastro Lindo. E credetemi, signore e signori, non c'è davvero bisogno di altro.
Al recente E3, Sony ha deciso di puntare moltissimo sul nuovo God of War, presentandolo con tanto di ORCHESTRA LIVE senza perdersi in inutili e noiose presentazioni.
Dal nuovo trailer mostrato quindi, cosa abbiamo scoperto?
Molte cose! Solo che sinceramente non ho voglia di scrivere proprio tutto perché oh, capisco che i videogiocatori di oggi vogliono sempre la pappa pronta e vogliono capire (e scoprire) tutto senza nessuno sforzo quindi sì insomma quando avete tempo guardatevi anche voi il trailer così le cose le scoprite (e capite) da soli anzi no rimanete qui e non andate ad aprire altre pagine che poi se aprite altre pagine qui non ci tornate più. Da bravi. Braviiii. Molto bene.
Segue una breve analisi con qualche leggerissimo spoiler ma tanto se sei un videogiocatore hai già visto il trailer di GoW, in caso contrario torna pure a giocare a Minecraft.
All'inizio del filmato vediamo quindi un Kratos cambiato, soprattutto per merito di una nuova e splendente barba vichinga e un figlio (un po' impedito) a carico.
Subito dopo c'è una lunga sequenza in cui il nostro spartano preferito fa un'allegra scampagnata attraverso un paesaggio innevato per insegnare al figlio a cacciare gli animali, uccidere i mostri e fare altre robe tipo risvegliare in lui (lui inteso sempre il figlio eh) vari poteri nascosti come i fulmini di Zeus!
La gestione della telecamera è stata cambiata portando la visuale, per la prima volta nella saga, alle spalle del protagonista in modo da regalare al giocatore un'esperienza ancora più cinematografica che in passato.
In questo nuovo GoW, Kratos può combattere usando l'ascia oppure usando i pugni (perché ovviamente lui ha anche la straordinaria abilità di avere i suddetti pugni nelle mani).
Probabilmente anche la gestione dell'ira avrà il suo peso durante l'avventura, dato che un particolare indicatore ci indicherà (ma tu guarda che cosa strana, l'indicatore che indica!) il livello della rabbia di Kratos, che si riempirà a seconda delle situazioni.
Mettiamo ad esempio che dici a tuo figlio di colpire un bersaglio e, proprio tuo figlio, manca il bersaglio e si lamenta pure. Allora tu, ovviamente, hai tutte le ragioni del mondo per incazzarti e prenderlo a ceffoni come se non ci fosse un domani (con tanto di indicatore che ti indica che Kratos sta per incazzarsi in modo violento) però no dai calmiamoci che poi arriva il MOIGE e succedono i casini.
Comunque, oltre a una grafica spettacolare e un gameplay rinnovato, c'è anche da dire che questo quarto episodio punta a raccontare una storia più profonda rispetto ai capitoli precedenti, grazie anche all'introduzione del figlio di Kratos che potrà addirittura essere usato come supporto in battaglia (perché sì il figlio nel trailer sembra davvero un po' impedito e quindi bisogna aiutarlo che poverino si applica però non è proprio portato per picchiare selvaggiamente i mostri quindi è ovvio che non può fare tutto da solo ma dobbiamo dirgli noi quando e cosa e come fare le cose che appunto, poverino, si applica ma è un po' scemo).
Il filmato finisce con un Kratos più umano che tenta di abbracciare il figlio ma alla fine ritrae la mano perché sì. Subito dopo lo spartano guarda l'orizzonte insieme al suo pargolo preferito, poi si respira aria di epicità, poi si sente una frase tipo figliolo questo è un nuovo inizio e se sei impedito sono fatti tuoi e soltanto tuoi e poi compare il titolo God of War senza il numero quattro perché così chi non ha giocato i precedenti capitoli non si sente escluso ciao fine.
Andrea Stella