Ci son due coccodrilli. Un orango-tango. Due piccoli serpenti, l'aquila reale, il gatto, il topo e l'elefante. Sì l'elefante... uno solo ed è piuttosto arrabbiato. Ebbene sì, è proprio un loxodonta africana il protagonista de "Il Grande Elephante" ed ha ben poco in comune con la concezione del tradizionale mammifero erbivoro che tutti noi conosciamo.
Elephante è un "badass" della savana, un vero e proprio "thug" che perseguita gli altri animali. È un teppista solitario che detta legge: la sua. Tuttavia ha due punti deboli: agisce da solo e ha le dimensioni delle altre bestie. Inevitabile quindi la rappresaglia da parte degli altri "scugnizanimaloz" che organizzano una trappola per potersi vendicare... e sarà "shit storm" in arrivo sul povero Elephante in tre, due, uno... botte da orbi!
Sul malcapitato si abbatte di tutto: spade, pugni, zanne, pistole, hadoken, dildi! Ma questa non sarà la fine di Elephante.
Con "Il Grande Elephante" ci troviamo di fronte ad una produzione "fresh", con una grafica nuova ed un concept molto originale. L'influenza hip hop nel disegno e nei testi è piacevole e ben si sposa con l'idea alla base della storia. Insomma, un fumetto innovativo realizzato da un artista promettente.
A cominciare da oggi, i bracconieri faranno meglio a guardarsi le spalle nella savana: Elephante è il "new king" della scena.
Marco Longa