Estate. Torino e provincia iniziano ad diventare inabitabili a causa del caldo torrido ed umido, così i piemontesi, in attesa delle ferie vere e proprie, iniziano a spostarsi nei weekend verso mete più fresche, cercando un po' di sollievo dall'afa urbana.
Molti di essi si recano in Liguria, il più vicino polo marittimo accessibile dalla nostra regione. Per gli abitanti della riviera ligure questo scenario è ormai abitudine. Tuttavia sorge spontanea una domanda: nel passato si presentava la stessa situazione?
Ancora una volta accorre in nostro aiuto il buon Albertini con il suo "Il Tradimento di Scipione ed altre storie", dove dipinge la realtà dei fatti antichi.
Scopriremo così gli interessi del regno dei Savoia nei confronti dei loro cugini genovesi: assicurarsi uno sbocco sul mare per spezzare il dominio di Genova sulla costa. Il punto debole della difesa genoana è la vallata di Albenga, zona frammentata in numerosi feudi e pontifici in continuo conflitto tra di loro. È così il Duca Carlo Emanuele di Savoia acquista il feudo di Castelvecchio dall'attuale proprietario, Scipione del Carretto, il quale però, così facendo, viene meno ai patti stretti con i genovesi e per questo viene imprigionato.
Da qui si sviluppano una serie di storie parallele che coinvolgono viandanti, contadini e malviventi in fuga che illustreranno tutti i pregiudizi e le credenze popolari dei locali. Si vedrà, inoltre, il traffico inverso rispetto a quello abituale, cioè quello che dalla Liguria va verso il Piemonte, necessario ai liguri per i commerci e gli scambi con la parte meridionale del regno di Savoia.
In conclusione possiamo affermare che Albertini, con le sue opere, si dimostra sempre più un artista attento e capace, riuscendo ad unire più materie (arte, storia, antropologia) in un unico prodotto più che mai valido ed attuale nei suoi contenuti e nella sua forma. Allora, tutti ai propri posti: la macchina del tempo di Novel sta per azionarsi...
Marco Longa