Nell’ormai lontano 2000, su MTV veniva trasmesso il video di una canzone del Linkin Park intitolata “Crawling” (crawl in inglese significa “strisciare”).
Il testo della canzone racconta del difficile passato del cantante del gruppo, Chester Bennington, del suo sentirsi in trappola nel suo corpo, costretto a strisciare al suo interno senza essere davvero vivo, confondendo ciò che è vero con ciò che non lo è.

Niko, il protagonista di “Skinwalker”, sembra quasi la personificazione dei versi di questa canzone.
Ambientato in Russia, “Skinwalker” è la storia di Niko, un uomo malato, stanco, rassegnato ad essere sconfitto da un cancro che non gli lascia scampo e lo ha ridotto ad un verme.

Chi non si rassegna invece sono suo figlio Dimi, agli occhi del quale il padre è “forte come Hulk Hogan”, e sua moglie Misha che cerca in tutti i modi una cura per l’uomo che ama e a cui non vuole rinunciare.
Misha le prova tutte: medici, cartomanti, medicina alternativa.
Ma niente, un buco nell’acqua dietro l’altro.

Quando tutto sembra perduto, Misha fa una scoperta.
Nel profondo della gelida Siberia, sopravvive il culto pagano di una razza di spiriti maligni, i “Navi”, a cui è possibile chiedere di esaudire un proprio desiderio.
Ma questi spiriti sono malvagi e vendicativi, ed esigono un tributo per esaudire i desideri di chi li invoca.
Grazie ad un rito magico, Niko guarisce dal cancro ma viene posseduto da uno spirito di nome Zateyev, diventando un ricettacolo per la volontà dello spirito, che fa di lui uno strumento di vendetta per portare a compimento i propri piani, prigioniero del suo stesso corpo.

E il prezzo da pagare per questa maledizione è il più alto che si possa immaginare.
Pubblicato da BookMakerComics, “Skinwalker” è la storia di un uomo che si ritrova intrappolato nel limbo che divide il modo dei vivi da quello dei morti, costretto a vivere una “non esistenza” come nascondiglio di uno spirito maligno.

E che, nonostante questo triste destino, cerca di recuperare la propria normalità andata in pezzi.
“Skinwalker” è una bella storia di Massimo Rosi, Francesco Della Santa e Leonardo Calamati, che mette in contatto il lettore con un mondo antico e misterioso, che nonostante l’avanzata del progresso e della modernità non è mai stato dimenticato da coloro che sono connessi ad esso da tradizioni e legami antichi come il mondo.

Un mondo in cui i morti sono irrequieti e bramano di tornare tra i vivi come vivi.
Un mondo sopito, celato agli occhi degli estranei.
Ma mai dimenticato.
E con cui è bene non scherzare, se non si è pronti a pagarne il prezzo.

Cosimo Pardi