Friedrich Nietzsche una volta disse “Chi lotta contro i mostri deve fare attenzione a non diventare lui stesso un mostro. E se tu riguarderai a lungo in un abisso, anche l'abisso vorrà guardare dentro di te...” .
Questa frase può avere due interpretazioni, una negativa e una positiva.
Stando a contatto con il male per troppo tempo si finisce per diventare cattivi a nostra volta, diventando dei mostri e contribuendo ad alimentare la malvagità che cerchiamo di combattere, diventandone parte.
Questo però è vero anche nell’altro senso.
Stando a contatto con ciò che è buono e giusto, si finisce per diventare delle persone migliori.
Sfortunatamente, nel mondo di “Skinwalker” è vera solo la prima interpretazione.
E nel peggiore dei modi, per giunta.
Mentre Niko recupera le forze, nuovi mostri con poteri spaventosi fanno la loro comparsa in una Mosca dominata dal male e dalla violenza, e dove il bene e la giustizia sembrano aver abbandonato i pochi uomini onesti rimasti in circolazione.
E ognuno di questi mostri ha una terribile vendetta da compiere.
In “Skinwalker vol. 3” le strade di Mosca torneranno a tingersi di rosso, vecchi amici si ritroveranno per ottenere vendetta, e un condannato sfuggito alla sedia elettrica tornerà in scena per seminare nuovamente morte e distruzione sotto un cielo grigio e tetro.
Ma il prezzo da pagare, per tutti loro, potrebbe essere più alto di quanto possano immaginare.
C’è ancora spazio per gli eroi in questo mondo?
O è definitivamente diventato proprietà dei mostri?
Forse, la risposta, è in fondo all’abisso.
E solo i più coraggiosi possono guardarci dentro.
Cosimo Pardi