Immaginate la vita come un bicchiere.
Gli anni che passano, le esperienze che ci formano, le persone che incontriamo, sono l’acqua che va a riempire questo bicchiere.
Gli errori che facciamo nell’arco della vita rappresentano, per così dire, il “torbido”, il fango che si deposita sul fondo del bicchiere.
Più errori commettiamo, più depositi ci sono sul fondo.
E più questi errori sono gravi, più questi depositi inquinano la parte pulita.
Il problema non sono tanto i sedimenti che ci sono sul fondo del bicchiere.
Finché non smuovi li smuovi, l’acqua e il marciume restano separati: il buono in cima e il cattivo sul fondo.
Il guaio è che, anche se può sembrare che tutto il torbido sia fermo e immobile, in realtà non è così.
È in agguato.
E basta un minimo movimento per smuoverlo e inquinare tutto.
Perché puoi credere che gli errori che hai commesso appartengano al passato.
Ma il brutto del passato è che ha la cattiva abitudine di tornare a ricordarti i tuoi peccati.
Come in Skinwalker Vol. 4.
Mentre le indagini di Nikolai lo portano a scoprire degli indizi importanti sui fatti che stanno sconvolgendo l’esistenza della città di Mosca, nuovi mostri si affacciano nelle gelide notti russe e tingono le strade di rosso.
E un uomo che doveva essere morto riemerge dall’oscurità e decide di vendicarsi dei torti subiti.
Ma i mostri sono in agguato ovunque.
E l’esito potrebbe essere ancora più doloroso del previsto.
Le acque cominciano a smuoversi.
E il male è pronto a inquinare qualsiasi cosa.
Cosimo Pardi