Tre colpi vol. 2.
Tre racconti, tre stili e tre modi di vedere il mondo attraverso gli occhi, i pensieri e la matita di Alberto Albhey Longo.
Romero & Giulia-Chan è la versione odierna della tragedia di William Shakespeare composta negli ultimi anni del 1500. L’archetipo di amore dei due personaggi è stato completamente rivalutato del Albhey trasformando romero in uno studente fuori corso del DAMS e Giulietta in una otaku accanita, il tutto in un nuova location molto più vicina alla realtà del nostro autore, Torino.
Si imbattono per caso durante una giornata di primavera nel cugino di lei, Tebaldo, un otaku esperto nonché youtube freelance. L’amore e minacciato da questa terza figura, quando spunta Marcuzio -il proprietario di una bancarella sotto i portici cittadini- che si proclama difensore dell’amore dalla coppia.
La lotta dura poco e Marcuzio ed il suo buon proposito periscono sotto tra le mani del gigante Tebaldo. Per la rabbia Romero si fa giustizia da solo e Bang! Colpisce Tebaldo al petto con la sua pistola. Romero fugge, ricercato e affranto, si rifugia al Museo del Cinema di Torino. Giulia-Chan nel frattempo viene promessa in sposa ad un mangofilo dalla sua famiglia, il dolore è atroce.
L’inserviente del museo impietosito offre al nostro innamorato un piano, fingere la morte della sua amata grazie al training cinematografico di David Lynch e delle sue storie surrealiste ed oniriche.
Qualcosa però va storto e…
La seconda storia è intitolata Trame, un racconto sensibile ed introspettivo fatto di riflessioni interiori.
L’incontro di due persone che non si vedono da più di tre anni, l’ansia ed i pensieri rivolti all’altro sul cosa dirsi e come raccontare le proprie esperienze vissute nel tempo trascorso. Le illustrazioni diventano fumetto ed il fumetto si racconta da sé. Un ibrido tra romanzo illustrato e narrazione a fumetti che solo Albhey sa interpretare in un modo così profondo.
I pensieri vengono rappresentati nelle tavole in bianco e nero rafforzando l’immagine che scaturisce dalle parole stesse. Il risultato è un breve tuffo tra i pensieri intimi di un autore che sa comunicare delicatamente il proprio messaggio.
“Fuori Tema di nuovo…”, il terzo capitolo, chiude questo volume con il ritorno al colore.
Incalza da subito facendo tuffare il lettore in una storia già cominciata, raffiche di pensieri del nostro protagonista -lo stesso Albhey- che riepiloga i suo periodo di calura estiva torinese durante la realizzazione della sua tesi, le serate in giro per le città ed il tutto legato ad un argomento generale: le cicatrici lasciate sul corpo dalla vita. Segni indelebili strettamente legati ai ricordi che ognuno di noi porta con se, spesso dovuti a disattenzioni o inesperienza, ma che in qualche modo si legano ad un momento preciso fissato nella propria mente. L’amore, lo studio, gli amici, il caldo estivo e ogni sorta di pensiero di vita immerso in tavole dal ritmo deciso e trascinante di Alberto Longo.
Tre colpi Vol. 2, lasciatevi ispirare.
Stefano Marvulli
