Trama
Ancora in viaggio, ancora in movimento per la quarta parte della storia, che trova il suo epicentro nella buia e desolata Anderson Junction, cittadina marcia dentro e fuori, figlia della fumosa New Orleans, vicina alle paludi del sud e non necessariamente pulita e attraente. Qui avviene l'incontro con il vecchio amico/partner che il nostro assassino parzialmente redento ha contattato prima di partire dal Big Sur. È un uomo esperto e burbero, a cui il nostro anti-eroe decide di lasciare la donna per sistemare le cose per sempre, evitare di scappare ancora e chiudere con la sua precedente vita da fuorilegge.
Non sempre le cose vanno come si spera, e difatti assisteremo, proprio nel quarto capitolo, a sconvolgimenti notevoli, che scuoteranno le fondamenta della storia stessa, incanalandola su binari inaspettati e diversi dal solito. La linearità si perde in favore di un'atmosfera più naif e propensa all'improvvisazione. Il quarto capitolo di "Granfinale", con uno Spanky in grande spolvero ritmico, ci introduce a una realtà complementare ma totalmente diversa: una spirale di caos e memorie, dalla quale il nostro protagonista dovrà in qualche modo destreggiarsi e uscirne illeso.